SESTO SAN GIOVANNI, 27 maggio. La lunga favola cestistica di Giulia Arturi ha avuto un bel finale. La capitana ha annunciato il ritiro dopo un primato di fedeltà col Geas ed è stata festeggiata sul parquet di casa da tifosi, amici e dalla società. A nome dell’Allianz Geas, la dirigente Edy Cavallini ha letto un messaggio di commiato nell’intervallo dell’ultima partita casalinga: “Vogliamo oggi salutare, ma soprattutto ringraziare, la nostra capitana Giulia Arturi, che chiude la carriera dopo 23 anni di Geas. Giulia ha onorato questa maglia giorno dopo giorno, nei momenti belli, ma anche in quelli meno belli, senza mai tirarsi indietro. I suoi numeri sono da leggenda: 556 partite, 2796 punti. Ma soprattutto parliamo di un esempio per tutte le nuove generazioni. Per questo il Geas vuole lasciare a Giulia un ricordo di questa sua militanza, che sappia tramandare chi è stata davvero: la sua maglia numero 5 verrà ritirata e se un giorno la società avrà finalmente un palazzetto di proprietà, quella maglia verrà esposta per sempre”. Il presidente Carlo Vignati ha poi consegnato alla capitana una targa ricordo: “E’ difficile salutare Giulia, che ha fatto parte della mia vita per più di vent’anni, anche se sapevo che questo momento sarebbe arrivato. Durante la sua ultima partita ero commosso: con noi ha fatto tutto, proprio tutto ed è qualcosa di irripetibile”.
Anche coach Cinzia Zanotti saluta il suo capitano: “Una giocatrice e una persona unica per il Geas, rimasta al nostro fianco sempre nonostante le varie disavventure. Rimane un esempio da seguire, le auguro una vita felice e piena di soddisfazioni, grazie Giulia!”.
Classe 1987, regista classica di grande visione di gioco e temperamento, figlia di Rosi Bozzolo, play del grande Geas degli anni 70, Giulia è stata per oltre due decenni l’anima stessa della squadra. Dopo un breve tirocinio, Arturi è già titolarissima in A2 a vent’anni, nel 2007/2008, quando la società riconquista la Serie A1 dopo molti anni. Sotto la regia di Giulia arriveranno altre promozioni, quella in A2 del 2013, e ancora in A1 nel 2015 (con vittoria nella coppa Italia di A2) e nel 2018. Nel 2019 arriva la finale di coppa Italia di A1.
Giulia era approdata al Geas a 13 anni, dopo il minibasket e due stagioni alla milanese Idea Sport. Era il periodo della rinascita ad alto livello del vivaio geassino dopo i primi titoli degli anni 70: sotto la spinta dell’allora presidente Natalino Carzaniga, si sono riviste finali nazionali in serie: Arturi partecipa a 4 edizioni di varie categorie, vincendo il titolo juniores nel 2003 a Pescara, con compagne del calibro di Ilaria Zanoni e Martina Crippa, future colonne della prima squadra e della nazionale.
Le sole altre maglie indossate da Giulia Arturi dai 13 anni in poi, oltre alla “sua” numero 5 del Geas, sono state quelle delle nazionali: le giovanili under 16, 18 e 20 (con partecipazioni ali europei under 16 e 20), la rappresentativa italiana universitaria 3×3 (col bronzo ai mondiali di Bahia del 2014 insieme a Quarta, Tava e Visconti), e la nazionale assoluta, con molti raduni e la presenza all’All Star Game di Parma nel 2011.
“Nella mia vita sono stati più gli anni in cui ho indossato la maglia numero 5 del Geas che quelli in cui questo club non era ancora parte della mia quotidianità”, racconta Giulia. “È ormai molto di più che una squadra: è ciò che mi ha reso quello che sono. Grazie alla società che mi ha permesso di vivere questa unica carriera, il ritiro della maglia è un orgoglio e mi commuove. Grazie alle tantissime persone con cui ho condiviso anni o mesi della mia avventura rossonera. È un elenco sterminato: staff, compagne, tifosi, amici. Ogni persona mi ha lasciato qualcosa. Il mio cuore sarà per sempre rossonero”.