Bologna-Geas, arsenico e vecchi scherzetti

Mercoledì sera al Paladozza una sfida che vale più dei due punti: riviviamo 12 anni di duelli che hanno fatto epoca. Zanotti: “Sfida delicata in cui dovremo cercare di confermare quanto fatto con Ragusa. Bello ed emozionante giocare in quell’impianto”.

 

SESTO SAN GIOVANNI, 10 febbraio 2020

Mercoledì sera (20.30), nel turno infrasettimanale che segna la ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali, Virtus Segafredo Bologna e Allianz Geas andranno a caccia di due punti importanti. Partita di spessore, nella prestigiosa cornice del Paladozza. Il risultato dell’andata (103-66) non ha rilievo alla vigilia: la Virtus è completamente un’altra squadra rispetto a quella travolta al PalaNat. La straordinaria Isabelle Harrison, centro dalle mille risorse, l’ha del tutto cambiata, come la classifica dimostra. Curioso, fra l’altro, che si affrontino due delle tre squadre che sono riuscite a battere l’ex capolista Ragusa.

 

Ma i corsi e ricorsi non finiscono qui. La storia recente degli incroci comincia nei playoff A2 del 2008, semifinali. Il Geas vi arriva a pochi giorni dalla improvvisa scomparsa del suo presidente, Natalino Carzaniga, ed è ancora sotto shock. In più Bologna, allora nella sua veste di Libertas, era stata costruita per tornare in A1 con giocatrici importanti come l’azzurra Arnetoli. A grandissima sorpresa passò invece il Geas, proprio vincendo la bella al Paladozza. Straordinario che a distanza di 12 anni si ritrovino da avversarie Giulia Arturi e Milica Micovic, presenti anche in quella sfida, cui parteciparono pure Federica Nannucci, oggi dirigente di questa Virtus, e una altrettanto giovanissima Matilde Dall’Aglio. Da lì il Geas prese l’abbrivio per superare in finale anche Crema e riaprire il suo ciclo nella massima serie.

 

Altro episodio indimenticabile, questa volta a vantaggio delle bolognesi, la finale per la promozione in A1 del 2017, disputata in due gare. All’andata netta vittoria Geas, al ritorno irresistibile rimonta delle emiliane. Ma il destino accumunò entrambe le formazioni: avrebbero avuto diritto di disputare la A1 l’anno seguente (Bologna per averlo conquistato sul campo, il Geas per rinuncia di un’altra società) ma i dirigenti furono costretti a rinunciare per motivi economici. Un’ingiustizia sportiva sanata nelle stagioni successive. Incredibile anche le storie recentissime del salvataggio delle due società, entrambe alla vigilia della chiusura: il Geas fu salvato dal benefattore anonimo, Bologna dall’arrivo della Virtus Segafredo.

 

Dunque due società gemellate dalla sorte che comunque mercoledì sera non avranno modo di tornare al passato: troppo importanti, come si diceva, i due punti. Venendo a questa stagione, il Geas, sesto in classifica con 20 punti, sta segnando in media 73.1 punti (48% da due, 28% dall’arco, 71% dalla lunetta), raccogliendo 36.1 rimbalzi e distribuendo 15.5 assist; Bologna, dodicesima con 10 punti, sta mettendo assieme 67.9 punti (47% da due, 28% dai 6.75, 72% ai liberi), 31.5 rimbalzi e 11.1 assist (ultima del campionato nella voce). Dopo diciassette turni disputati, tra le sestesi la top scorer è la talentuosa guardia Usa Brooque Williams, che, in sedici gare giocate, ha prodotto una media di 17.3 punti (sesta miglior marcatrice del campionato, ma tutte le giocatrici che occupano le prime cinque posizioni hanno all’attivo un minor numero di incontri), 4.5 rimbalzi, 2.1 assist e 2.1 recuperi. La migliore tra le ragazze di coach Liberalotto è invece la lunga statunitense del ’93 Isabelle Hannah Harrison, che, dopo essere arrivata in Italia a dicembre ha di fatto preso il posto dell’altra giocatrice Usa Kaylon Williams: l’imponente pivot ha giocato in Wnba con le Phoenix Mercury, con le San Antonio Stars e con le Dallas Wings, nel Vecchio Continente in Polonia, Repubblica Ceca e Italia (per una breve apparizione a Napoli) e in otto scontri disputati ha prodotto 19.4 punti e 11.2 rimbalzi.

 

Oltre che sulla fisicità e sulle importanti cifre di Harrison coach Liberalotto potrà contare sull’energia dell’esterna spagnola del 1997 Angela Salvadores Alvares, che sta correndo a 17.1 punti, 5.4 rimbalzi e 3.4 assist, e sulla solidità dell’ala grande croata classe ’94 Ana-Marija Begic, che sta macinando 13.4 punti con 7.6 rimbalzi. L’Allianz dovrà inoltre prestare attenzione al solido nucleo di italiane di Bologna composto da Raelin D’Alie, Milica Micovic (ex Schio di origini serbe), Elisabetta Tassinari.

 

GIULIA ARTURI – “Le partite di questa settimana sono per noi fondamentali. Bologna è un’altra squadra rispetto a quella incontrata a novembre e ha iniziato molto bene il girone di ritorno. Giocare al Paladozza, uno dei templi del basket, sarà bellissimo. Noi dobbiamo confermare quel che abbiamo fatto con Ragusa e cercare di evitare di essere altalenanti come ci è già capitato ad esempio dopo la vittoria con Venezia nella sfida di Empoli. Sarà una bella sfida, come lo sono sempre le sfide con Bologna: noi siamo molto cariche”.

 

COACH ZANOTTI – “È una sfida molto delicata: Bologna è una squadra in crescita, che col cambio di allenatore e l’innesto della top player Harrison ha cambiato notevolmente passo. Quella tra Milano (Sesto) e Bologna è una sfida classica del basket italiano: sarà bello andare a Bologna e giocare al Paladozza. Il nostro obbiettivo è continuare con quanto di buono fatto nella vittoria con Ragusa, evitando di disputare una partita spenta. Questa è per noi una settimana davvero impegnativa: giocheremo a pochi giorni di distanza con Bologna e con Lucca ed è importante riuscire a mantenere il focus fisso sugli impegni”.

 

“Rispetto a quella dell’andata sarà tutta un’altra partita – dichiara Nazareno Lombardi, assistente di coach Zanotti sulla panchina sestese –: l’innesto di Harrison, una delle migliori giocatrici in circolazione, ha ridato alla squadra entusiasmo e determinazione, oltre all’indiscusso apporto offensivo. La lunga Usa è molto dinamica ed è capace sia di giocare vicino al canestro sia di prendere tiri in allontanamento difficili da contenere difensivamente. Dal suo arrivo ha tratto beneficio anche Begic, che può così giocare maggiormente secondo la propria predisposizione, eseguendo tagli e rendendosi pericolosa dalla media distanza. Salvadores dispone di talento offensivo e sa ben gestire le andature della propria squadra; ci troveremo di fronte anche Cordisco, assente nell’incontro di andata, giocatrice che garantisce grande ritmo”.

 

Fabiano Scarani – Ufficio stampa ALLIANZ GEAS

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