La favola Allianz Geas: piegata anche Venezia, oggi è finale con Ragusa!

Dopo l’impresa nei quarti su Broni ecco il “miracolo” contro la Reyer, superfavorita. E per la stessa via: rimonta da -10 nel quarto tempo. Le sestesi in finale 46 anni dopo il successo di Bocchi e compagne. Zanotti: “Contentissime di questo incredibile risultato. Proveremo a giocare ancora le nostre carte”.

 

SAN MARTINO DI LUPARI, 2 marzo 2019

Resterà a lungo negli occhi e nel cuore degli appassionati di basket femminile, dunque non solo sestesi, questo Allianz Geas 2018/19 per ciò che è riuscito a fare e per come ci è riuscito in due serate da favola. Già il successo su Broni nei quarti, partendo da -12, era stata un’autentica impresa. Ma non c’era quasi nessuno che potesse ipotizzare il bis contro la Reyer, fin qui padrona della stagione, con solo due sconfitte in campionato da ottobre ad oggi. Quel “quasi” scompariva del tutto ad inizio dell’ultimo quarto di gioco, quando le rossonere si sono trovate sul -10. Eppure proprio da lì è partita un’incredibile risalita, con tanto di trionfo finale. Una rimonta contagiosa: tutto il palazzetto ha “adottato” le stestesi, con un tifo sempre ammirato con il passare dei minuti, anche per la freschezza e la spavalderia del gioco. Più che possessi d’attacco, il Geas sembra fare cariche di cavalleria leggera in linea e a spada sguainata. Continui assalti che si ripetono incessanti anche quando molti s’infrangono sulla tostissima difesa orogranata. E quando la battaglia diventa un corpo a corpo, gli spettatori notano che il plotone rossonero è formato da ragazze che non hanno il minimo problema a rovistare nella spazzatura dell’incontro, traendone canestri avventurosi, palle recuperate incredibili, spunti per ritornare presto in sella e avanzare ancora. È questo l’impasto che alla fine stordisce e paralizza le avversarie, consentendo al Geas di tornare nella finale di coppa Italia a 46 anni dall’ultima volta, quando finì con un largo successo su Vicenza. L’avversaria di domenica pomeriggio (ore 18) stavolta è Ragusa, che fulmina in una tiratissima semifinale Schio. Siciliane strafavorite, naturalmente. Ma a questo punto mai dire mai. L’incantesimo può continuare.

 

Ancora una volta tutte le giocatrici impiegate hanno avuto momenti di gloria: il Geas, questo Geas, può vincere solo così. Però una citazione particolare su tutte la merita questa volta Giuditta Nicolodi che nel finale ha incarnato la combattività di tutte, con una lotta sotto i tabelloni d’attacco da urlo. E con realizzazioni di grandissima classe.

 

Nel primo, Sesto rimane a contatto con le iniziative di Loyd, Verona e Brunner, ma le venete riescono a salire e a restare in vantaggio grazie a Steinberga, Sanders, Anderson e Macchi, nonostante una difesa non particolarmente energica. All’inizio della seconda frazione le ragazze di coach Zanotti scavano un 7-0 in 50’’ (con 4 punti di Loyd e una tripla di Panzera) che le porta in vantaggio di una lunghezza, ma Anderson e Carangelo spingono nuovamente a +6 le proprie compagne. Sfruttando il frangente di disattenzioni difensive delle ragazze di coach Liberalotto, le sestesi producono un solco di 10-0 in 1’25’’ (inarrestabile Williams con 8 punti) che vale il +4. Ma come sempre le oro-granata non ci stanno e producono un 6-0 nel minuto finale (+2 Reyer). Per l’Allianz nel primo tempo si accendono a turno Loyd, Nicolodi, Brooque Williams, mentre a Venezia va riconosciuto il merito di riuscire a ricucire rapidamente gli scarti negativi causati dalle disattenzioni difensive.

Nella ripresa le ragazze di coach Liberalotto adottano una difesa a zona 3-2 che crea qualche problema all’attacco sestese, soprattutto a livello di fluidità, di rapidità e di efficacia delle incursioni. In 2’40’’ Steinberga macina un personale 7-0 per il +5; Sesto risponde con un 5-0 in 50’’, ma il nuovo contro-break delle venete di 7-0 in 2’25’’ sigla il 58-51 Reyer, poi ritoccato a 58-52 alla fine del tempino. Nel periodo finale, giocato con maggior fisicità da entrambi i lati, Bestagno e Steinberga concretizzano per il massimo +10, ma l’Allianz fa 6-0 in 1’20’’ e non permette alle avversarie di scappare. A metà del quarto l’attacco rossonero è condotto da una incredibile Nicolodi (impareggiabile in serata per quanto riguarda l’intensità, l’aggressività e la tenuta) che con 8 punti in una manciata di azioni riesce a impattare il risultato. Le ormai attente difese concedono poco e il risultato si muove quasi esclusivamente grazie ai punti provenienti dalla lunetta a partire da quando manca 1’30’’ alla sirena. Brooque Williams fa 1/2 e ben serve Loyd per il facile appoggio del +3; dall’altra parte Macchi fa 1/2 ma le rispondono Brunner (2/2) e Loyd (1/2). A 17’’ dal termine Williams commette fallo su Carangelo, che a gioco fermo fa 1/2; la guardia di Pittsburgh dopo 2’’ replica con un 2/2 che vale il massimo +6. Con 13’’ sul cronometro Anderson riesce ad infilare la clamorosa e difficilissima tripla che permette a Venezia di continuare a sperare. Dall’altra parte Loyd va però a segno con un pesantissimo 2/2; Steinberga mette l’appoggio da sotto canestro del -3 ma l’1/2 di Brooque Williams con 1’’ da giocare ufficializza il +4 con il quale l’Allianz Geas può continuare a vivere la favola di coppa Italia.

 

La chiave della gara è ancora una volta la tenacia di Sesto, che non molla mai le avversarie e riesce a trovare l’impulso giusto per cucire il massimo scarto di 10 punti e per salire in vantaggio. L’Allianz trova il canestro con il 41% da due e con un buon 50% dall’arco, anche se sbaglia qualcosa di troppo ai liberi (68%); Venezia tira da due con il 55%, da tre con il 33% e dalla lunetta con l’88%. Le rossonere riescono a sopperire l’inferiorità sotto le plance (38 rimbalzi a 32 per Venezia) con un buon lavoro di anticipo e di intensità sulle palle vaganti (10 rubate contro le 5 della Reyer, che perde 19 palloni). Sono quattro le sestesi in doppia cifra: Brooque Williams sempre pericolosa con i jumper dalla media e le penetrazioni e fondamentale con 9 falli subìti (18 punti, 3 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperate), Giuditta Nicolodi (15 punti e 5 rimbalzi), una a tratti fenomenale Sophie Brunner che delizia il caloroso pubblico con giocate sopraffine sbagliando pochissimo e chiudendo a 15 punti (2/4 da due, 3/3 da tre, 2/2 ai liberi), 5 rimbalzi e 2 assist e Kalis Loyd, che sa far ingranare alla squadra la marcia giusta grazie alle tante palle recuperate, 5, e alle ripartenze (11 punti con 4/6 da due e 7 rimbalzi). Di assoluta qualità è anche l’apporto delle portatrici di palla Arturi e Verona: la prima in grado di dare ordine e di far tenere i giusti ritmi al gruppo, la seconda capace di colpi da applausi. Tra le ragazze di coach Liberalotto la top scorer è Steinberga, che va a segno per tutta la durata della gara con un ampio ventaglio di mosse e finisce con 22 punti, 10 rimbalzi e 2 assist. È una grande performance anche quella di Anderson, che produce 15 punti, 7 rimbalzi e 2 assist. Vanno infine segnalate le buone occasioni nel pitturato sfruttate dalle lunghe Sanders e Bestagno.

 

A questo link il tabellino completo della partita.

 

COACH ZANOTTI – “Ovviamente siamo davvero contente di questo risultato. La nostra stagione non ha avuto uno svolgimento facile anche a causa degli infortuni ma siamo riuscite ugualmente a lavorare sempre con serenità. In questa importante occasione non posso non continuare a ringraziare Allianz, il benefattore e il presidente Penati, grazie ai quali siamo riuscite a trovare lo slancio. Ciò che ci piace è anche vedere le giovani e le giocatrici italiane in campo. Prima della partita ho detto alle ragazze che essere tra le prime quattro in Italia era già un sogno, ma loro sono state bravissime a giocare per continuare con la striscia positiva. Un merito particolare questa sera va dato a Nicolodi, che ha fatto una gara super. Ieri è rimasta per un maggior numero di minuti in panchina e oggi è riuscita a dare anche quello che non ha dato ieri. Proveremo a giocare le nostre carte anche domani per fare del nostro meglio in questa prestigiosa cornice”.

 

GIUDITTA NICOLODI – “Non avevamo nulla da perdere e abbiamo riversato in campo tutte le energie di cui disponevamo. La mia prestazione è dipesa da quella delle mie compagne: siamo state unite, abbiamo lottato dal primo minuto all’ultimo e ce la siamo meritata”.

 

Fabiano Scarani – Ufficio stampa ALLIANZ GEAS

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella Cookie Policy. Cliccando su Accetto acconsenti all’uso dei cookie. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi